Chiavari


CHIAVARI

“Avrebbero dovuto battezzarlo con più fantasia, questo virus che interrompe l’euforia di un secolo per un millennio nuovo e converte le paure di almeno tre generazioni in orribile, subdola, invisibile verità. Tutti barricati in casa in preda al terrore, bombardati dal ritornello ”andrà tutto bene”. Ma la vita è adesso e per ora no, non mi pare vada tutto bene.”

“Ho visto, più che altro percepito, la cittadina dove sono nato dal basso verso l’alto, mentre sopra splendevano giornate di sole glorioso e Chiavari sembrava una città fantasma in un mondo fantasma.”

Chiavari

“È una solitudine strana, sconosciuta, che però diventa universale, da subito, perché da un giorno all’altro è la compagna più fedele di tutta l’umanità. Al mattino sento il rumore del mare, gli uccelli, le prime rondini, addirittura il suono delle foglie, mi pare, nel dormiveglia, mentre decido se lasciarmi andare alla tristezza, alla paura, oppure se reagire, alzarmi e affrontare la giornata con tutta la fantasia necessaria a riempire le ore di cose da
fare quando è proibito fare tutto.”

PER ORA NO

“Forse, un giorno, magari anche presto, ma per ora no. Sempre la stessa frase, la stessa risposta a domande diverse.”


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