Roma


ROMA

“E così accade: quando il treno parte sono già quasi del tutto rapito dai sogni. Sento solo il rumore del treno: quella strana armonia, in apparenza caotica, che ascoltata con attenzione suggerisce un linguaggio, nell’articolarsi dei continui, infiniti e rapidissimi piccoli tocchi e contatti fra le ruote e le rotaie. Una specie di musica dove il ritmo diventa melodia misteriosa.”

“Termini in lockdown non si può raccontare. Mi ricorda la sua versione anni ’80, quando per chi non era abituato a vedere un ”drogato”, uscire dalla stazione e attraversare piazza dei Cinquecento era un’avventura pericolosa.”

“Eli deve andare dal suo ragazzo e mi saluta, con un abbraccio. Lo ricevo sorpreso, quasi impaurito, ma dopo un secondo lo ricambio più forte e penso che forse può valer la pena anche prenderlo, questo maledetto virus, per un abbraccio sincero.”


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